Over 10 years we help companies reach their financial and branding goals. Maxbizz is a values-driven consulting agency dedicated.

Gallery

Contact

+1-800-456-478-23

411 University St, Seattle

maxbizz@mail.com

accertamento

Per quanti anni il fisco può controllare? Quanti anni può andare indietro? – I termini per l’accertamento su imposte dirette e iva

Il rapporto tra il fisco è il contribuente, lo possiamo definire “certo”?C’è chi vorrebbe in nome di una tutta loro giustizia sociale che il fisco possa indagare a tempo indefinito, ma per fortuna esiste la nostra costituzione e il buon senso che in ragione di un rapporto certo, di parità e leale collaborazione fissa attraverso la legge, riformata nel 2015, quali sono i termini entro il quale l’amministrazione finanziaria può esercitare i suoi poteri di accertamento.

In questo articolo scopriremo, anche con l’ausilio di esempi pratici:

  • Quali sono i termini di accertamento per le imposte sui redditi ed iva
  • Per quanti anni il fisco può controllare e andare indietro
  • Cosa succede per le attività detenute nei paradisi fiscali e non dichiarate

Sono Carlo Alberto Micheli, Avvocato e Dottore commercialista.

Questo articolo è promosso da Myaccounting.it, servizio di commercialista online per la tua partita iva, di cui io sono il Fondatore. Se anche tu desideri un rapporto più snello con il commercialista, che ti permetta di risparmiare tempo, contattarlo quando vuoi e molto ma molto altro, CLICCA QUI per fare una consulenza gratuita con uno dei nostri consulenti fiscali per scoprire le informazioni sul servizio e sui costi. In più potrai ottenere fino ad una mensilità gratuita se deciderai di sottoscrivere un nostro abbonamento inserendo il coupon “Avvocato Micheli”.

I miei contenuti sono disponibili anche sulle principali piattaforme podcast in versione solo audio ed il video completo su questo argomento lo trovi sul mio canale YouTube.

Quali sono i termini di accertamento per le imposte sui redditi ed iva

A decorrere dal periodo di imposta 2016 (dichiarazione dei redditi 2017) l’avviso di accertamento va notificato, a pena di decadenza, entro il 31.12 del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione (settimo anno se si tratta di dichiarazione omessa).

Questo significa che l’amministrazione finanziaria potrà disporre dei suoi poteri in due range temporali diversi a seconda che sia stata o meno presentata la dichiarazione dei redditi e nella seguente misura:

  • Entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione, in caso di corretta presentazione della dichiarazione dei redditi o Iva da parte del contribuente;
  • Entro il 31 dicembre del settimo anno successivo rispetto a quello in cui avrebbe dovuto essere presentata la dichiarazione, in caso di dichiarazione omessa o nulla da parte del contribuente.

Attenzione però, per le annualità precedenti al 2016 è ancora in vigore la vecchia disciplina, che prevedeva sempre una distinzione tra la presentazione della dichiarazione e la omessa presentazione, ma con termini diversi:

  • Entro il 31 dicembre del quinto anno a quello di presentazione (quindi entro il 31 dicembre 2022 per il periodo 2016);
  • Entro il 31 dicembre del settimo anno a quello in cui si sarebbe dovuta presentare in ipotesi di omissione o nullità della dichiarazione (quindi entro il 31 dicembre 2024 per il periodo 2016).

Inoltre, la vecchia disciplina disponeva il raddoppio dei termini nei casi di violazioni penali. Tale raddoppio adesso non c’è più. È comunque evidente che nei casi di attività esercitate prima del 2016 per capire il corretto periodo di decadenza dei termini si debbano mettere a confronto due discipline legali differenti, a mio avviso in violazione di regole fondamentali del diritto, ma questo lo vedremo e lo proveremo nei procedimenti che instaureranno. Non qui.

Per quanti anni il fisco può controllare e andare indietro

Vediamo con esempi pratici quanto il fisco può andare indietro a controllare e per farlo dovremo distinguere due tabelle, la prima in caso di presentazione della dichiarazione mentre la seconda in caso di omessa dichiarazione.

Termini in caso di presentazione della dichiarazione:

Redditi            Dichiarazione             Termine ordinario      Raddoppio per Penale

2014                2015                           31/12/2019                31/12/2023

2015                2016                           31/12/2020                31/12/2024

2016                2017                           31/12/2022                Abrogato

2017                2018                           31/12/2023                Abrogato

2018                2019                           31/12/2024                Abrogato

2019                2020                           31/12/2025                Abrogato

2020                2021                           31/12/2026                Abrogato

2021                2022                           31/12/2027                Abrogato

2022                2023                           31/12/2028                Abrogato

Termini in caso di presentazione di omessa presentazione della dichiarazione:

Redditi            Dichiarazione             Termine ordinario      Raddoppio per Penale

2014                2015                           31/12/2020                31/12/2025

2015                2016                           31/12/2021                31/12/2026

2016                2017                           31/12/2024                Abrogato

2017                2018                           31/12/2025                Abrogato

2018                2019                           31/12/2026                Abrogato

2019                2020                           31/12/2027                Abrogato

2020                2021                           31/12/2028                Abrogato

2021                2022                           31/12/2029                Abrogato

2022                2023                           31/12/2030                Abrogato

Cosa succede per le attività detenute nei paradisi fiscali e non dichiarate

L’articolo 12 del D.L. n. 78/2009, infatti, aveva introdotto misure per il contrasto all’evasione internazionale, prevedendo che gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenute negli Stati o territori a regime fiscale privilegiato, per i quali il contribuente avesse violato gli obblighi di dichiarazione, ai soli fini fiscali si presumono costituite, salva prova contraria, mediante redditi sottratti a tassazione in Italia. Per l’accertamento di tali violazioni, il comma 2 raddoppia i termini previsti ordinariamente.

Di conseguenza l’agenzia delle entrate potrà esercitare il suo imperio:

  • entro il 31 dicembre del decimo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione;
  • entro il 31 dicembre del quattordicesimo anno in caso di omessa presentazione.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e che tu possa aver trovato le informazioni che cerchi, Se hai bisogno di una consulenza fiscale CLICCA QUI per metterti in contatto con me.

AVV. Carlo Alberto Micheli

Vuoi restare sempre aggiornato sulle ultime novità? Iscriviti alla mia newsletter per ricevere tutti gli aggiornamenti e le ultime news sulla fiscalità. CLICCA QUI PER ISCRIVERTI!

VUOI MAGGIORI INFORMAZIONI?
CLICCA SUL BOTTONE E RICHIEDI LA TUA CONSULENZA CON UN ESPERTO MYACCOUNTING.IT!