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FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO – COME AVERE 30MILA EURO SUBITO

1. Introduzione

Ci sono 30mila euro pronti che non aspettano altro che essere presi! Come possiamo ottenerli ce lo ha spiegato Fabio Centurioni – ideatore e fondatore del sito più visitato in Italia sui finanziamenti Europei e Regionali – che ha illustrato, nell’ultima diretta su mio canale Youtube, come ci siano al momento decine di nuovi bandi sia per le nuove imprese sia per quelle imprese che già lavorano da tempo.

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2. Fondi per le aziende già avviate

Digitalizzazione è la parola chiave. L’Unione europea da i soldi all’Italia che li gira alle singole Regioni che fanno i bandi. Per poter vincere questi bandi le nostre richieste devono contenere un investimento in innovazione tecnologica e digitale. Un esempio? Le aziende manifatturiere, chi lavora il legno, l’artigiano, l’industria all’ingrosso che partecipa ai bandi per comprare i muletti, le gru, i pantografi avrà più probabilità di prendere i contributi – aumentando i punteggi – aggiungendo un investimento in nuovi gestionali, software, e-commerce e App. Installare App è fondamentali per vincere la concorrenza e per fidelizzare il cliente. Facendo in questo modo prendono due piccioni con una fava: acquistano i macchinari di cui hanno bisogno ma ottengono anche un altro tipo di agevolazione – sotto forma di credito di imposta, per la formazione 4.0 ad esempio – per tutto ciò che ruota attorno a queste innovazioni.

3. Fondi per le nuove imprese

Una delle opportunità migliori, per chi apre una partita IVA ora, è quella offerta da Invitalia con il nuovo Selfiemployment (al 75%), che interessa non solo i giovani disoccupati, ma anche le donne senza limiti di età e gli uomini sopra i 29 anni, purché disoccupati da oltre 12 mesi ai Centri per l’Impiego. E’ un prestito ma a tasso zero, con prima rata dopo sei mesi dall’inizio e da restituire in 7 anni. Con questi soldi si possono finanziare la realizzazione di App e siti per l’attività, acquistare beni e merci per iniziare.

Per chi invece necessita di un investimento importante, che supera i 30/50 mila euro per l’avviamento, l’opzione è puntare sul bando Nuove Imprese Tasso Zero. Che consente di ottenere fino al 75% (tra poche settimane esteso al 90%) della somma richiesta ed è aperto alle Donne senza limite di età (che avranno anche un 20% della quota richiesta a fondo perduto) e per gli uomini fino a 36 anni.

La finanza agevolata è un compito primario dell’imprenditore. E’ l’imprenditore a cercare ogni fonte possibile di entrata per garantire il massimo sviluppo della sua attività. Non bisogna aspettare che ci venga detto: documentatevi o affidatevi a un consulente. MA come possono muoversi in questo senso le varie figure?

4. Finanziamenti a fondo perduto per Libero professionista

Chi deve ancora aprire la partita IVA sfrutti il Selfiemployment a tasso zero o i bandi regionali. Ad esempio al sud ce ne sono molti attivi e anno il 50% a fondo perduto. Cosa che al nord e al centro, in questo momento, non c’è.

Chi è già operante e attivo – parliamo di professionisti – deve invece sfruttare il Credito di Imposta Formazione 4.0. Chi fa formazione e consulenze alle aziende può ottenere un rimborso fino a 300mila euro. L’agevolazione può arrivare fino al 50% delle spese sostenute.

5. Commercianti: e-commerce o tradizionale

I commercianti tradizionali o innovativi devono puntare sulla digitalizzazione. Aggiornare o rinnovare il sito vetrina, quello statico, non serve più. Il sito deve essere un luogo dove si interagisce e si acquista in modo automatico. I piccoli commercianti devono dunque puntare sui bandi per l’innovazione e digitalizzazione, aggiungendo funzionalità accessorie se hanno già l’e-commerce o puntando su quest’ultimo se non vendono ancora online. Per loro ci sono dei piccoli bandi – da 10mila euro e spesso a fondo perduto per il 50% – proposti da almeno 60 province italiane e che si possono ritrovare sul sito contributiregione.it. per digitalizzare. Sono un po’ sfuggenti e allora abbiamo creato una pagina ad hoc per elencare tutte le possibilità.

Il fattore tempo in questi casi è fondamentale. Occorre rimanere aggiornati sui nuovi bandi e presentare subito la domanda (completa, altrimenti si rischia di finire in coda) per avere maggiori possibilità di ottenere i soldi e prima che finiscano le risorse. Per questo occorre essere furbi. La domanda di richiesta fondi può essere compilata prima e pronta per essere inviata al momento dell’apertura dei bandi.

Infine c’è il bando per l’Export che apre il 6 marzo ed è per le aziende che vogliono esportare all’estero e vengono dati fino a 30mila euro di contributi, con i quali puoi pagare un Export Manager (i Tem), che ti crea un e-commerce, ti organizza le ferie per intercettare i clienti. Questi sono i voucher internazionalizzazione. Per piccole e medie imprese che non possono andare a operare all’estero da sole e quindi il Ministero offre un 75% di contributi per assumere un manager che ti aiuti ad internazionalizzarti.

Per scoprire come si compila una domanda online di richiesta di contributo digitalizzazione guarda il nostro video su Youtube. Trovi i passaggi essenziali dal minuto 25:00 del video.

Attenzione!! I bandi sono rivolti agli italiani e agli stranieri perché non è richiesta la cittadinanza, ma è richiesta la residenza sul territorio italiano di almeno 6 mesi.

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Novella Toloni

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