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regime forfettario e coefficiente di redditività

Regime Forfettario e Coefficiente di Redditività: GUIDA ALLA TASSAZIONE

Oggi affrontiamo un argomento di estrema importanza per tutti coloro che vogliono avviare un’attività in Italia: il Regime Forfettario. 

Hai mai sentito parlare del Regime Forfettario e del Coefficiente di Redditività? Forse questi concetti possono sembrare complessi, ma sono essenziali da capire se stai pensando di avviare una nuova attività in Italia. 

Regime Forfettario: i requisiti

Prima di tutto è importante sottolineare che il Regime Forfettario è un regime fiscale agevolato che semplifica la vita dei piccoli imprenditori, dei liberi professionisti e degli artigiani.

Per aderire a questo regime però è necessario rispettare determinati requisiti che sono:

  • non aver conseguito ricavi o percepito compensi ragguagliati ad anno (nel caso di inizio attività in corso d’anno) superiori a 85.000€
  • non aver sostenuto spese per un ammontare complessivo superiore a 20.000€ per dipendenti o collaboratori
  • non avere un reddito da lavoratore dipendente o assimilato superiore a 30.000€

La caratteristica principale di questo regime è che ti permette di pagare le tasse in modo forfettario, basandosi su una percentuale dei ricavi ottenuti. Questo significa che eviti la complicata tenuta della contabilità e risparmi tempo prezioso.

Un’altra delle caratteristiche più interessanti del Regime Forfettario infatti,  è proprio  l’Imposta Sostitutiva. Questa è una tassa unica che sostituisce l’IRPEF, l’IRAP e le altre imposte tradizionali. L’importo può variare e può essere del 15% o del 5% se rispetti i requisiti di start up.

Il coefficiente di redditività

Il Coefficiente di Redditività invece è un elemento fondamentale di questo regime: è una percentuale che determina quanto delle tue entrate vengono tassate. Ogni settore ha il suo coefficiente specifico, che tiene conto delle spese tipiche dell’attività svolta.

Ad esempio, se il coefficiente di redditività è del 40%, significa che il 40% del tuo fatturato è soggetto all’Imposta Sostitutiva. Questo ti permette di dedurre automaticamente il 60% rimanente come spese, riducendo l’importo delle tasse.

Vediamo velocemente un esempio di calcolo. Immaginiamo un imprenditore che gestisce un ecommerce: una delle variabili chiave da considerare è il coefficiente di redditività:

Fatturato: 50.000€ X 40% = 20.000€ redditi lordo

Se consideriamo un anno intero d’imposta, a questi 20.000 € per il calcolo dell’imposta sostitutiva andiamo a togliere i contributi previdenziali versati nell’anno d’imposta relativo alla dichiarazione. 

Consideriamo un imprenditore che ha aderito alla riduzione INPS e ha quindi versato nell’arco dell’anno 3 rate INPS da circa 705 € l’una. 

20.000 € – 2115 € = 17885 € reddito netto. Su questo importo andremo a calcolare il 5% o il 15% di imposta sostitutiva da versare a saldo.

Conclusioni

Il Regime Forfettario rappresenta un modo semplice e conveniente di affrontare la tassazione per le piccole imprese: risparmi tempo e denaro, concentrandoti sul tuo lavoro senza dover diventare un esperto di contabilità.

Se sei in procinto di avviare la tua attività e hai bisogno di aiuto per concretizzare i tuoi progetti, richiedi subito una consulenza fiscale gratuita agli esperti di Myaccounting.it!

Staff MyAccounting.it

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