Over 10 years we help companies reach their financial and branding goals. Maxbizz is a values-driven consulting agency dedicated.

Gallery

Contact

+1-800-456-478-23

411 University St, Seattle

maxbizz@mail.com

Vuoi sapere quando riapriranno le frontiere dei singoli paesi UE? Ecco l’elenco completo

Niente più black list tra i Paesi europei” è questo quanto affermato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Non vi è più una lista di paesi europei nei quali è sconsigliato recarsi per le vacanze estive.  L’Italia monitorerà costantemente la curva epidemiologica e fornirà report settimanali, nella speranza che anche altri Paesi dello spazio Schengen facciano altrettanto.

1. FRANCIA E GERMANIA 

Francia e Germania → il 15 giugno allenteranno le misure restrittive per eliminare l’allerta sui viaggi che attualmente è in vigore in tutto il mondo. Vediamo le riaperture delle frontiere paese per paese:

Germania → chi può entrarvi e per quali motivi?

Solo i cittadini tedeschi e i cittadini stranieri che siano residenti in Germania o che abbiano comprovati motivi di lavoro di urgenza per entrare nel Paese. In generale è consentito l’ingresso per:

• motivi di salute;

• motivi di lavoro (in qualsiasi settore di attività);

• motivi familiari e affettivi (incluse le visite a parenti e a partner);

• motivi di studio;

• recarsi presso case di proprietà (anche seconde case);

• l’ingresso nel Paese è anche consentito ai cittadini Ue che siano in transito verso il proprio Paese di origine o di residenza, ma solo se possono dimostrare che si continuerà il viaggio verso la destinazione finale.

È vietato l’ingresso nel Paese per:

• motivi turistici;

• per fare compere;

• chi ha sintomi da COVID-19.

L’uscita dal Paese è regolarmente ammessa. Dal 7 aprile è prevista la quarantena obbligatoria di 14 giorni per chi entra in Germania dall’estero. Per chi rientra in Germania entro cinque giorni non è prevista la quarantena.

Francia→ già dall’11 maggio le misure di protezione sono state allentate e si attenueranno ulteriormente dal 15 giugno, come in Germania.

Le frontiere esterne → restano chiuse all’area Schengen tranne per coloro che rientrano in patria.

Le frontiere interne → come quelle con l’Italia sono rimaste aperte. Per entrare occorre però munirsi di apposita certificazione scaricabile dal sito dell’ambasciata italiana a Parigi.

2. AUSTRIA E SVIZZERA

Austria→ Fino al 31 maggio, fatti salvi motivi particolari di salute e di visita ai familiari è permesso l’ingresso via terra in Austria da Svizzera, Lichtenstein, Germania, Ungheria, Slovenia e Italia purché si abbia un certificato medico attestante la negatività al Covid 19 emesso non più di 4 giorni prima. Senza certificato medico è obbligatorio mettersi in quarantena per almeno 14 giorni. Tuttavia, tale disposizione non riguarda i cittadini austriaci e chi risiede o ha il domicilio nel Paese. Ad oggi per precauzione sono sospesi:

• i voli con l’Italia  fino al 22 maggio;

• i treni  fino al 25 giugno.

Svizzera → Esiste il divieto di ingresso per tutti i viaggiatori salvo che per i cittadini svizzeri in rientro, per i cittadini del Liechtenstein, per gli stranieri che abbiano un permesso di soggiorno svizzero e  per i lavoratori frontalieri.

3. BELGIO BULGARIA E SVIZZERA

Belgio→ Le autorità belghe hanno reintrodotto i controlli di frontiera dal 20 marzo, per impedire l’accesso al Paese a chi non ne abbia reale necessità:

• chi non vi risiede;

• chi non vi lavora.

• I viaggiatori che atterrano a Zaventem auto-isolamento a domicilio per 14 giorni.

Bulgaria → Dal 18 marzo 2020 e fino a data da destinarsi è vietato l’ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia.

Croazia → Non è possibile né entrarvi né lasciare lo stato, con alcune eccezioni.

Nel rispetto delle misure sanitarie ed in base al Paese di provenienza, è possibile attraversare le frontiere in entrata ed in uscita per diplomatici, militari, personale medico e sanitario, autotrasportatori, lavoratori transfrontalieri.

È consentito ai cittadini Ue, anche in transito, di fare rientro nei loro Paesi, a condizione che siano asintomatici e che escano dal Paese in giornata.

Riguardo ai collegamenti tra Italia e Croazia al momento sospesi tutti i collegamenti aerei, ferroviari, a mezzo autobus e marittimi. È possibile rientrare solo con autovettura privata.

4. DANIMARCA FINLANDIA E NORVEGIA 

Danimarca → Il governo danese ha stabilito la chiusura della frontiera terrestre in ingresso da mezzogiorno del 14 marzo fino al 10 maggio e la sospensione di tutto il traffico aereo e marittimo.

Finlandia → Permane lo stato di emergenza in Finlandia.  Tuttavia dal 14 maggio è ripreso il traffico marittimo delle compagnie Tallink Silja, Viking Line, Eckero Linee Finnlines (quest’ultima del gruppo Grimaldi) ma per spostamenti non di natura turistica e con l’osservanza delle misure di distanziamento. La compagnia aerea nazionale Finnair ha annunciato modifiche sostanziali al proprio operativo voli fino al 30 giugno (cancellazioni e riduzioni dei voli verso quasi tutte le destinazioni), in ragione della progressiva diffusione del COVID-19.

Norvegia → Le Autorità norvegesi hanno disposto la chiusura delle frontiere per tutti i viaggiatori in arrivo dall’Italia. A partire dal 16 marzo 2020, sono stati temporaneamente re-introdotti i controlli in entrata ed uscita delle frontiere interne ed esterne dell’area Schengen.zioni sulle misure di cui puoi beneficiare, prenota qui la tua consulenza

5. GRECIA CIPRO E TURCHIA

Grecia → La Grecia riaprirà le sue frontiere:

il 1° giugno per i viaggi d’affari, i lavoratori stagionali e i componenti familiari residenti in altri Paesi

il 15 giugno per viaggi turistici.

È una riapertura importante in quanto dal 14 marzo erano stati sospesi tutti i voli da e per l’Italia e dal 15 marzo anche i collegamenti marittimi. Chi entrava in Grecia veniva sottoposto a quarantena di 14 giorni con multe fino a 5mila euro per coloro che non l’avessero rispettata.

I passeggeri in arrivo all’aeroporto di Atene tranne quelli in transito devono sottoporsi a un test per Coronavirus presso una struttura alberghiera.

Cipro → fino al 28 maggio sono interrotti i voli aerei commerciali in entrata, ma non quelli in uscita.

Al fine di prevenire la diffusione del COVID-19, il Governo cipriota ha disposto l’adozione di misure di contenimento.

Dal 14 marzo possono entrare a Cipro cittadini ciprioti, cittadini residenti legalmente nella Repubblica di Cipro, lavoratori, studenti, diplomatici, purché in possesso di un certificato medico che attesti la negatività al Coronavirus, rilasciato da un centro abilitato del Paese d’origine nei quattro giorni precedenti all’arrivo.

Non hanno l’obbligo di presentare tale certificato le persone che si sono recate all’estero per motivi di salute e per viaggi brevi per motivi professionali, insieme ai loro accompagnatori; tuttavia dovranno presentare un certificato emesso da una rappresentanza diplomatica cipriota che attesti i motivi del viaggio presentando la documentazione probatoria (biglietti aerei, certificato medico ecc.).

In ogni caso per tutti vi è l’obbligo di quarantena presso struttura statale, salvo per coloro i quali si erano recati all’estero per motivi di salute.

Turchia → L’aeroporto di Sabiha Gökçen ha già riaperto, la Turkish Airlines mantiene la sospensione dei voli interni ed internazionali fino al 28 maggio, la Pegasus Airlines ha annunciato una ripresa di alcuni collegamenti domestici dal 28 maggio e di alcune tratte internazionali a partire dal 1 giugno. È possibile circolare senza restrizioni per i veicoli logistici, per il traffico di transito con permesso e per le uscite di carattere necessario (acquisti di generi alimentari e farmaceutici).

 

6. IRLANDA, ISLANDA, MALTA E REGNO UNITO

Irlanda → Tutti i viaggiatori in arrivo in Irlanda sono obbligati a mettersi in auto-isolamento per 14 giorni in luogo chiuso, evitando i contatti con altre persone. All’ingresso in Irlanda, è prevista la compilazione di un modulo che il servizio sanitario HSE potrà utilizzare per eventuali controlli.

Islanda → La compagnia aerea SAS e la compagnia aerea Norwegian hanno sospeso i collegamenti aerei tra l’Islanda e l’Italia fino a nuovo avviso.

Malta → già dal 20 marzo i collegamenti aerei sono sospesi; caso per caso venivano autorizzati esclusivamente i cargo commerciali, i voli umanitari ed eventuali voli commerciali “speciali” per facilitare il rientro degli stranieri.

Regno Unito → Il governo inglese ha invitato le persone che hanno viaggiato nei comuni italiani a isolarsi in casa e chiamare l’NHS al numero 111 per informarli, anche in mancanza di sintomi. Per le persone che hanno viaggiato nel resto d’Italia, il governo ha invitato a informare l’NHS e a isolarsi solo nel caso si sviluppino sintomi riconducibili al virus.

Anche i collegamenti marittimi per passeggeri sono chiusi, mentre le merci possono circolare liberamente, sia pure con l’adozione di particolari cautele per chi le trasporta. In particolare, i conducenti dei mezzi devono lasciare le merci sulla banchina ed attendere il ritiro da parte del personale di terra prima di ripartire per il viaggio di ritorno. Chiunque giunga a Malta dall’estero deve obbligatoriamente sottoporsi ad una quarantena di 14 giorni a decorrere da quello dell’arrivo a sue spese se in albergo pena una sanzione di 3.000 euro.

 7. POLONIA E SLOVENIA 

Polonia → Fino al 12 giugno è vietato l’ingresso nel Paese per tutti gli stranieri, salvo coloro i quali abbiano un titolo di soggiorno, lavoro o altro legame documentato con la Polonia, previa quarantena obbligatoria.

Slovenia → Dal 12 maggio l’aeroporto di Lubiana è stato riaperto ai voli commerciali internazionali, anche se tutti i voli fino a fine maggio sono stati cancellati dalle compagnie aeree. Sono stati istituiti quattro punti di controllo nell’area di confine dei collegamenti stradali con la Repubblica Italiana, presso i seguenti valichi di frontiera: Sant’Andrea / Vrtojba, Fernetti / Fernetiči, Pese / Krvavi potok (aperto solo dalle 05:00 alle 23:00, unico valico attraversabile anche a piedi), Rabuiese / Škofije. Inoltre, a partire dal 20 aprile, al fine di favorire transiti più veloci ai valichi di frontiera transitabili ed una riduzione delle code dal lato italiano, ai camion in ingresso in Slovenia dall’Italia saranno fornite indicazioni circa il percorso cui attenersi in relazione alla loro destinazione e le aree di rifornimento e sosta consentite.

8. PORTOGALLO E SPAGNA

Portogallo → Il Parlamento portoghese ha approvato un nuovo decreto con cui si proroga:

• di 15 giorni lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a partire dal 17 aprile, quindi non saranno possibili gli spostamenti fino ai primi giorni di maggio;

• di 30 giorni il divieto di traffico aereo da e per Paesi extra UE.

Resta sospeso il traffico aereo con Italia e Spagna.

Spagna → Il 19 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’abrogazione del divieto d’ingresso nel Paese, imposto oltre due mesi fa, per voli e le navi passeggeri – ad eccezione di quelle da crociera – provenienti dall’Italia. Dal 16 marzo era consentito invece l’ingresso in Spagna solo ai cittadini spagnoli, ai residenti in Spagna, ai lavoratori transfrontalieri e alle persone con documentate cause di forza maggiore.

Rimane in vigore comunque, per tutti gli stranieri in arrivo nel Paese, l’obbligo di quarantena di 14 giorni. 

 

VUOI MAGGIORI INFORMAZIONI?
CLICCA SUL BOTTONE E RICHIEDI LA TUA CONSULENZA CON UN ESPERTO MYACCOUNTING.IT!