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APRIRE P.IVA COME SECONDO LAVORO

1. Introduzione

Partiamo subito dando una risposta precisa: è consentito avviare una seconda attività parallelamente al proprio impiego. Quindi se sei dipendente di un’azienda privata puoi aprire partita IVA come ditta individuale, società o come libero professionista.

Se sei interessato a svolgere una seconda attività lavorativa in forma autonoma, che ti permetta di arrotondare le tue entrate economiche, sappi che puoi aprire partita IVA come secondo lavoro. Per i lavoratori dipendenti del settore privato non vi è alcuna limitazione di legge all’apertura di una partita Iva. Diverso il discorso, invece, per i lavoratori del settore pubblico per i quali sussistono alcune importanti restrizioni che andremo a vedere nel dettaglio.

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2. Perché aprire una partita IVA come secondo lavoro

Sono sempre di più i lavoratori dipendenti che scelgono di fare un secondo lavoro per garantirsi un’entrata extra. Aprire un e-commerce, lavorare come freelance o fare il consulente sono solo alcuni dei casi che prevedono la possibilità di svolgere contemporaneamente attività di Lavoratore Dipendente e avere una partita Iva. La condizione imprescindibile deve essere però quella di non fare concorrenza al proprio datore di lavoro.

Il dipendente che intende aprire partita IVA e operare in un secondo lavoro, infatti, è tenuto a rispettare il cosiddetto “Patto di non Concorrenza” – tutelato dalla legge art. 2105 del Codice Civile – che vieta al lavoratore subordinato di svolgere attività in concorrenza con il suo datore di lavoro, in proprio o per conto di terzi. Questo aspetto non può essere sottovalutato perché il lavoratore dipendente, che non rispetta il patto di fedeltà con la propria azienda, può incorrere nel licenziamento per giusta causa o in una richiesta di risarcimento per l’eventuale danno subito dal datore di lavoro.

3. Aprire p. IVA come secondo lavoro da dipendente privato

Per i dipendenti del settore privato non vi è alcun obbligo di comunicazione al datore di lavoro in merito all’apertura di partita Iva. Questo sia per attività di lavoro autonomo di tipo professionale che imprenditoriale. Di norma conviene però informare la propria azienda per evitare di incorrere in problematiche di cui vi abbiamo già parlato in precedenza.

4. Aprire p. IVA come secondo lavoro da dipendente pubblico

Diverso il discorso, invece, del lavoratore dipendente del settore pubblico che intende aprire partita IVA come secondo lavoro. I lavoratori della Pubblica Amministrazione sono vincolati dall’Obbligo di Esclusività. Si tratta di una condizione inderogabile ulteriore – rispetto al patto di fedeltà e di riservatezza – che limita la possibilità di fare un lavoro extra. Ildipendente pubblico deve svolgere il suo lavoro in maniera esclusiva per la Amministrazione a cui appartiene. Un obbligo che impedisce di fatto, alla maggior parte dei lavoratori dipendenti pubblici, di lavorare anche in forma autonoma. 

A questo principio di carattere generale fanno eccezione alcuni casi particolari (come, ad esempio nel caso di personale in part time, con orario di lavoro inferiore al 50% rispetto q quello a tempo pieno). Il dipendente pubblico che ha un contratto pubblico part-time al 50% o inferiore, quindi da 18 ore settimanali, può dunque aprire partita IVA come secondo lavoro, purché non contrasti con il principio di esclusività ed incompatibilità del Pubblico impiego.

Il lavoratore dipendente pubblico che può aprire partita IVA come secondo lavoro deve rispettare comunque tre condizioni:

1) Non entrare in conflitto d’interessi con la funzione pubblica esercitata in qualità di dipendete pubblico;

2) Non recare danno o pregiudizio allo svolgimento del lavoro svolto come Dipendente dello Stato;

3) Svolgere la propria attività lavorativa autonoma al di fuori dall’orario di servizio e compatibilmente con lo stesso.

Infine, diversamente dal lavoratore privato, i dipendenti pubblici sono obbligati a comunicare al proprio ente la volontà di aprire una partita IVA. Prima di procedere con l’apertura, infatti, devono obbligatoriamente ricevere un’apposita autorizzazione allo svolgimento della nuova attività economica.

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Se non hai ben chiara qual è la tua situazione e vuoi essere sicuro di avere i requisiti richiesti per poter aprire una partita IVA da dipendente richiedi una consulenza a MyAccounting.it. Avrai un consulente esperto che potrà toglierti qualunque dubbio e saprà darti tutte le informazioni di cui hai bisogno per avviare la tua attività e seguirti sotto l’aspetto commerciale. 

Novella Toloni

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