Over 10 years we help companies reach their financial and branding goals. Maxbizz is a values-driven consulting agency dedicated.

Gallery

Contact

+1-800-456-478-23

411 University St, Seattle

maxbizz@mail.com

Compenso Amministratore: come si calcola e tassazione

Il compenso amministratore è la somma di denaro versata all’amministratore di un’azienda per il suo ruolo ed è molto utile sapere come si calcola per sfruttare la tassazione a vantaggio del risparmio fiscale dell’impresa.

Il compenso amministratore deve essere stabilito dall’assemblea dei soci, che ne definisce anche modalità e tempistiche di versamento, infatti può essere mensile, trimestrale oppure annuale. Il destinatario è la figura dell’amministratore, che può essere un soggetto singolo o un consiglio di amministrazione composto da più soggetti, e può essere interno o esterno all’azienda. In ogni caso è una voce di costo per l’azienda, che può sfruttarla per attuare strategie di risparmio fiscale totalmente consentite dalla legge.

In quanto voce di costo, infatti, questa somma si sottrae ai ricavi e va ad abbassare l’imponibile su cui viene calcolata l’IRES per l’azienda. La sua erogazione permette spesso di remunerare i fondatori dall’azienda evitando di passare per la distribuzione dei dividendi con la relativa tassazione al 26%.

Come si calcola il compenso amministratore

Le modalità di calcolo del compenso amministratore dipendono dalle decisioni dell’assemblea dei soci, che dovrà valutare le esigenze della propria azienda e fare un’apposita delibera in merito, ogni anno oppure periodicamente.

Innanzitutto il compenso può essere fisso o variabile: nel primo caso prevede una somma fissa prestabilita a cui può essere aggiunta una somma variabile calcolata in basi ai risultati realizzati dall’azienda di volta in volta; nel secondo, invece, l’intera somma dipende dall’ammontare degli utili risultanti dal bilancio.

Ma il compenso può anche non essere esclusivamente monetario: l’assemblea può stabilire di erogare parte del compenso sotto forma di benefit del valore corrispondente oppure sotto forma di quote di partecipazione alla società. 

Attenzione: se l’assemblea delibera un determinato compenso amministratore ma l’azienda si rende conto nel corso dell’anno di non riuscire a pagarlo, è fondamentale procedere a una seconda delibera che revochi il compenso in quanto non sostenibile. Se non si procede in questo modo, si rischia di incorrere in contestazioni fiscali.

Compenso amministratore: tassazione e vantaggi fiscali

La tassazione del compenso amministratore segue la disciplina fiscale del lavoro dipendente (art. 51 del Tuir) e quella dei benefit e dei rimborsi spese quando il compenso viene riconosciuto in queste forme. L’intero compenso è deducibile dall’imponibile secondo il principio di cassa allargato, cioè nell’anno in cui viene pagato, considerando validi anche i primi 12 giorni dell’anno solare successivo. Se però l’amministratore è un collaboratore esterno con partita iva, si applica il principio di cassa puro, perciò il suo compenso è deducibile solo se pagato entro il 31 dicembre dell’anno in oggetto.

Perché il compenso amministratore sia deducibile ai fini IRES come voce di costo per l’azienda, devono sussistere alcune condizioni:

  • decisione maggioritaria dell’assemblea dei soci;
  • compenso proporzionato al ruolo;
  • erogazione entro i tempi stabiliti dalla legge secondo il principio di cassa;
  • pagamenti tracciabili in caso di superamento delle soglie antiriciclaggio.

In conclusione, come già raccontato nell’articolo 10 consigli per pagare meno tasse con un SRL,  bisogna sottolineare che non è conveniente per l’azienda stabilire un compenso amministratore monetario eccessivamente elevato: in quanto soggetta alla disciplina fiscale del lavoro dipendente, più la somma è elevata più la tassazione aumenta e diventa svantaggiosa rispetto ad altri regimi fiscali. In questo caso conviene piuttosto remunerare l’amministratore con altri strumenti, come i benefit, i rimborsi spese, le indennità, oppure con i dividendi, verificando quale di questi strumenti apporta il maggior vantaggio per l’azienda. 

Avv. Carlo Alberto Micheli

VUOI MAGGIORI INFORMAZIONI?
CLICCA SUL BOTTONE E RICHIEDI LA TUA CONSULENZA CON UN ESPERTO MYACCOUNTING.IT!