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COVID-19: IN QUALI CASI GLI ALUNNI NON POTRANNO ANDARE A SCUOLA?

1. Quando gli alunni non possono presentarsi a scuola?

Nel caso in cui l’alunno presenti alcuni sintomi di Covid-19 le autorità sanitarie devono essere immediatamente avvisate, sia che lo studente si trovi a scuola, sia che si trovi a casa.
Vediamo in quali casi non sarà possibile accedere alla scuola:
• se l’alunno presenta sintomi o ha la febbre misurata a casa dai genitori;
• se la Asl decide di applicare la quarantena dopo uno o più casi di infezione da Coronavirus.
Alcune scuole stanno facendo firmare moduli che richiamano alla “responsabilità condivisa” scuola-famiglia per gestire al meglio l’avvio del nuovo anno scolastico.

2. Cosa succede in caso di temperatura rilevata superiore a 37,5 gradi?

L’Istituto superiore di sanità ha stabilito che:
in caso di febbre sopra i 37,5 gradi e sintomi riconducibili al Covid-19, rilevati a casa, lo studente non può lasciare la propria abitazione e i genitori devono avvertire subito pediatra o medico di famiglia.
Se febbre o sintomi si manifestano a scuola, l’alunno va isolato, i genitori vanno subito messi al corrente, in quanto dovranno contattare il medico. L’interessato verrà sottoposto al test e se questo risulterà positivo, il dipartimento di prevenzione della Asl valuterà le decisioni da prendere. Potrà prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali insegnanti e operatori scolastici esposti che si configurino come “contatti stretti”.

3. Cosa si intende per quarantena e cosa per contatti stretti?

In quarantena obbligatoria non si può tornare a scuola. Devono infatti trascorrere 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto.
Ciò non riguarda solo l’interessato, bensì coinvolge anche i contatti stretti, quali conviventi, eventuali sorelle e fratelli del ragazzo e per suoi genitori, a meno che la Asl non lo ritenga necessario.
Per far fronte all’esigenza dell’eventuale quarantena per i genitori, il governo sta pensando di prorogare lo smart working o adottare nuovi congedi straordinari per ragazzi minori di 14 anni, per evitare di causare ai genitori lavoratori difficoltà organizzative.

4. Il rientro a scuola

La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata in base al numero di casi confermati e di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità.
Ciò sta a significare che un singolo caso confermato in una scuola, almeno secondo le indicazioni attuali, non dovrebbe comportare la chiusura della stessa soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata. In quarantena verrà adottata la didattica a distanza, per non far perdere le lezioni all’alunno colpito dal virus. Lo studente positivo potrà rientrare a scuola solo quando c’è la guarigione clinica, ossia la totale assenza di sintomi. Per avere la conferma di avvenuta guarigione sarà necessario effettuare due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Solo se entrambi i tamponi risulteranno negativi la persona potrà definirsi guarita, altrimenti dovrà proseguire la quarantena.

5. Come devono comportarsi gli alunni sullo scuolabus?

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020 ha introdotto le linee guida per il trasporto scolastico alcune di competenza dei genitori, quali:
• Misurazione della febbre a casa degli studenti prima della salita sul mezzo di trasporto.
• Divieto di far salire sul mezzo di trasporto per raggiungere la scuola gli studenti in caso di febbre o nel caso in cui gli stessi siano stati a contatto con persone affette Covid-19 nei quattordici giorni precedenti.
Altre, specifiche per il trasporto scolastico:
Igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi di trasporto almeno una volta al giorno.
Areazione, possibilmente naturale e continua dei mezzi di trasporto, presenza dei detergenti per la sanificazione delle mani degli alunni.
Distanziamento di un metro alla salita degli alunni alle fermate, facendo salire il secondo passeggero dopo che il primo si sia seduto.
Evitare contatti ravvicinati anche alla discesa dal mezzo: i ragazzi avranno cura di non alzarsi dal proprio posto se non quando il passeggero precedente sia sceso.
• Obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale per il conducente, al quale non è consentito avvicinarsi o di chiedere informazioni.
Obbligo per gli alunni trasportati di indossare la mascherina, per la protezione del naso e della bocca, disposizione che non si applica agli alunni di età inferiore ai sei anni, nonché agli studenti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree.

Avv. Marialetizia Polizzi

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