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COME FARE PER NON PERDERE LA NASPI IN CASO DI NUOVA OCCUPAZIONE

1. Introduzione

ll disoccupato che trova lavoro può mantenere l’indennità Naspi a condizione che non superi certi limiti di reddito.
A seguire vi spiegherò come fare e cosa comunicare all’Inps.

2. Sospensione Naspi

In caso di nuova assunzione come lavoratore subordinato a tempo indeterminato Full time o Part time (con raggiungimento di un reddito superiore a € 8000,00 annui), la Naspi decade. Non decade, ma rimane sospesa, se l’assunzione è a tempo determinato fino a 6 mesi. Per periodi superiori bisognerà presentare nuova domanda di Naspi al termine del rapporto di lavoro, ma il periodo indennizzabile non terrà conto delle settimane già godute in precedenza.

3. Mantenimento Naspi con limiti di reddito

Qualora il beneficiario della Naspi diventi lavoratore autonomo, l’erogazione dell’indennità non si interrompe ma può subire delle riduzioni in base al reddito presunto o dichiarato, però solo se il reddito è pari o inferiore a 4.800 euro all’anno. In questo caso la Naspi viene ridotta dell’80% dei redditi previsti, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e la data di fine dell’indennità o, se antecedente, la data di fine anno. Lo stesso vale se il rapporto di lavoro è di tipo subordinato o parasubordinato e genera un reddito annuo pari o superiore a 8.000 euro.
In caso di prestazione di lavoro occasionale, infine, l’indennità Naspi è interamente cumulabile con i compensi derivanti dallo svolgimento dell’attività, purché non ne derivi un reddito superiore a 5.000 euro per anno civile.

4. Inps: la trasmissione della comunicazione

È importante che il beneficiario di Naspi comunichi entro e non oltre 30 giorni all’Inps l’inizio della nuova attività lavorativa, anche se compatibile con l’indennità di disoccupazione. Qualora non venisse comunicato nulla, il lavoratore decade dal diritto di ricevere l’indennità di Naspi e l’Inps recupererà gli eventuali assegni erogati in mancanza del diritto non appena ricevuta la notizia, telematicatimente attraverso la comunicazione unificata, del nuovo rapporto di lavoro.

5. Calcolo riduzione Naspi

Per la scelta della nuova occupazione, sia essa autonoma che di lavoro subordinato, il beneficiario è bene che faccia i suoi calcoli tenendo conto di quanto percepirà di indennità di disoccupazione nel tempo. L’importo della Naspi che l’Inps corrisponderà è calcolato nella misura del 75% della retribuzione media imponibile mensile percepita negli ultimi 4 anni nel caso questa sia inferiore a 1.221,44 euro. Qualora fosse superiore, al 75% dell’importo stabilito dalla legge verrà sommato il 25% della differenza tra la retribuzione mensile media imponibile e 1.221,44 euro per il 2019. In ogni caso il massimale della Naspi è fissato in euro 1.328,76 euro al mese. La Naspi è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. Quindi, al massimo per 4 mesi. All’indennità viene poi applicata una riduzione del 3% per ogni mese, a partire dal 91° giorno di prestazione.

Elisa Turini
Consulente del Lavoro

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