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UN FOCUS SUI BONUS ATTESI DALLE FAMIGLIE ITALIANE

Dal bonus mobilità al bonus in favore di chi utilizza pagamenti digitali: tutte le agevolazioni per le famiglie italiane colpite dalla crisi economica causata dal diffondersi del Covid-19, delle quali, nelle prossime settimane, sarà possibile usufruire.
Vediamo insieme i principali bonus, nonchè le modalità di loro utilizzo.

1. Bonus bici e monopattini: sarà click day?
Il bonus bici (o bonus mobilità) è un contributo concesso in favore degli acquirenti (o futuri acquirenti) pari al 60% della spesa sostenuta – erogato in misura non superiore a 500€ – per l’acquisto di bici, anche a pedalata assistita, nonché veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (come monopattini, hoverboard e segway).
Come riportato nel contributo BONUS BICI: TUTTE LE ISTRUZIONI PER OTTENERLO, CON IL RISCHIO CHE SI VADA VERSO IL CLICK DAY!, il rimborso avverrà in 2 fasi:
1. per gli acquisti effettuati dal 4 maggio al 2 novembre, sarà il cittadino ad essere rimborsato del 60% della spesa;
2. per gli acquisti effettati dal 3 novembre in avanti, il cittadino dovrà direttamente pagare al negoziante aderente il 40% del costo del prodotto; sarà poi il negoziante a ricevere il rimborso del restante 60%.

Per richiedere il buono mobilità o il rimborso per gli acquisti già effettuati, ci sarà bisogno di registrarsi sull’applicazione web dedicata, al Programma Sperimentale Buono Mobilità 2020, con decorrenza dal prossimo 3 novembre. Sarà necessario disporre delle credenziali SPID, nonché di un documento probante la spesa (fattura o scontrino parlante) da allegare all’istanza presentata mediante l’applicazione web.
L’identità Spid sarà necessaria anche per coloro che non hanno ancora effettuato l’acquisto, ma che sono intenzionati a richiedere il voucher da spendere entro il 31 dicembre 2020 – attenzione: non tutti i rivenditori sembrano intenzionati ad accettare il buono, visto che l’adesione a questa seconda fase sembra esser volontaria e non anche obbligatoria.

Dopo rinvii e promesse, il Ministero dell’Ambiente ha deciso che le richieste per l’incentivo (come su anticipato) potranno essere presentate a partire dal 3 novembre 2020; i rimborsi saranno effettuati entro i limiti delle risorse disponibili – ossia 210 miliardi di € -, nonché sulla base dell’ordine di inserimento delle fatture in piattaforma, a nulla contando le date di emissione delle stesse.
Le risorse basteranno per tutti i richiedenti o si rischia davvero il click day tanto temuto?

 

2. Bonus pc e bonus internet
Come già indicato nel contenuto BONUS PC E BONUS INTERNET: LIMITI E CONDIZIONI DI RICHIESTA, il bonus è erogato sotto forma di voucher a sostegno economico di tutte quelle famiglie che intendano acquistare pc, tablet e connessione internet. L’accesso al beneficio è limitato ai soli nuclei familiari aventi un Isee inferiore a 20.000€ per un verso e 50.000€ per un altro.

Il voucher potrà avere un importo pari a 500 o 200 €, a seconda del reddito dei beneficiari.
Dunque, in base all’Isee, lo sconto sarà di:
500€ per famiglie con Isee inferiore a 20 mila €, di cui 200€ per costi di connessioni internet e 300€ per l’acquisto di pc o tablet,
200€ per i nuclei familiari con Isee inferiore a 50 mila €, da utilizzare per accedere a connessioni internet più veloci rispetto a quelle già in possesso.

Per ottenere il bonus è necessario sottoscrivere un contratto presso Infratel, di durata minima di 1 anno e con un operatore accreditato – dei quali sarà possibile reperire informazioni, con annesse offerte disponibili, sui portali web www.infratelitalia.it e bandaultralarga.italia.it.

Ad oggi, è possibile avere una visione più chiara delle modalità secondo le quali sarà possibile “spendere” i voucher. Le somme, infatti, potranno essere impiegate a seconda dell’offerta (liberamente) formulata dall’operatore, entro i seguenti limiti:
• in merito ai servizi di connettività, per una durata non inferiore a 12 mesi, può essere destinata una somma compresa tra 200 e 400 €;
• per quanto riguarda la fornitura di un personal computer o tablet, sarà possibile destinare una somma compresa tra 100 e 300 €.
Attenzione: il Ministero dello Sviluppo Economico ha precisato che il contributo sarà erogato in favore dei contribuenti/richiedenti indipendentemente dalle tecnologie da essi utilizzate, purchè sia garantito il miglioramento dei servizi internet. Dunque, per accedervi, le famiglie dovranno essere completamente sprovviste di un servizio internet – o comunque non essere già in possesso di una connessione più veloce di 30 megabit al secondo.
Infine, è previsto il riconoscimento di un solo contributo per nucleo familiare.  

3. Pagamenti digitali, cash-less e cash-back
A Palazzo Chigi è stato raggiunto un importante accordo nell’ambito del piano volto ad incentivare i pagamenti elettronici.
Con il piano cash-less, infatti, l’esecutivo e gli operatori del settore bancario hanno deciso che per le transazioni di pagamento effettuate con carta elettronica o smartphone, di importo inferiore a 5€, potrà non esservi l’addebito di alcuna commissione.
Il Piano cash-less, nei confronti del quale tanti operatori bancari sarebbero già disponibili a darvi esecuzione – anzi, alcune banche pare siano intenzionate a stabilire soglie superiori, come Intesa Sanpaolo che porterebbe a 10€ il limite al di sotto del quale abolire i costi di commissione per i pagamenti via POS -, si aggiunge al cd. piano cash-back (decorrente dall’1/12/2020), basato sulla restituzione di una quota dei pagamenti effettuati con strumenti elettronici. Nello specifico, parliamo della restituzione del 10% delle spese sostenute, per un ammontare massimo di 3.000 € (con un rimborso, quindi, pari a 300€)

Agevolare i pagamenti elettronici è una manovra che pare arrivare in un momento particolarmente favorevole per il settore dei pagamenti digitali in Italia in quanto, nonostante il calo dei consumi registrato nei primi sei mesi del 2020 a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, si è assistito ad un notevole incremento delle transazioni effettuate con metodi elettronici, anche via smartphone, cresciuti quasi del 75% rispetto allo scorso anno.

Dunque, anche in tal senso, un altro importante cambiamento per l’Italia.
Nella speranza che l’obbiettivo dei governanti – se davvero insito nel combattere l’evasione fiscale – possa trovare finalmente seguito!

Dott.ssa Adriana Valentino 

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