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LA VOCE B NEL BILANCIO D’ESERCIZIO: I COSTI DELLA PRODUZIONE

 

1. Introduzione

Nei paragrafi che seguono viene analizzato il contenuto delle voci di ricavo contenute nella voce B. (Costi della produzione) del bilancio d’esercizio, secondo lo schema di Bilancio previsto dall’art. 2425 del codice civile.

2. Costi per acquisti di merci e servizi

Le due componenti sono le voci B6 e B7 dello schema di bilancio, così come meglio illustrato:
B6) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
In questa voce vanno inseriti i costi per gli acquisti di prodotti destinati alla rivendita.
Tali costi devono essere comprensivi dei costi accessori di acquisto (trasporti, assicurazioni, carico e scarico, ecc.) se inclusi dal fornitore nel prezzo di acquisto delle materie e merci. In caso contrario, sono iscritti alla voce seguente B7.
Sono imputati a questa voce, così come alle successive voci B7 e B8, non solo i costi di importo certo, risultanti, ad esempio, da fatture ricevute dai fornitori, ma anche quelle di importo stimato non ancora documentato, per i quali sono stati effettuati degli appositi accertamenti.
Si rilevano in questa voce anche i costi per acquisti di beni destinati a mense, asili o circoli ricreativi per il personale (ad esempio, vestiario, generi alimentari, farmaci, omaggi e regalie).
B7) Costi per servizi
Sono imputati a questa voce tutti i costi, certi o stimati (al netto delle rettifiche, quali sconti, abbuoni o premi) derivanti dall’acquisizione di servizi nell’esercizio dell’attività ordinaria dell’impresa.
Si rilevano in questa voce anche i costi per prestazioni di servizi riguardanti il personale.
Nella voce B7 sono rilevati i costi per i servizi eseguiti da banche ed imprese finanziarie, diversi dagli oneri finanziari veri e propri, come: noleggio di cassette di sicurezza, servizi di pagamento di utenze, costi per la custodia di titoli, commissioni per fidejussioni (purché non finalizzate all’ottenimento di finanziamenti), spese e commissioni di factoring (ma non quelle aventi natura di oneri finanziari), spese per valutazioni di immobili per la concessione di mutui, spese di istruttoria di mutui e finanziamenti, ecc. (in generale tutti i costi diversi da interessi e sconti passivi, commissioni passive su finanziamenti e spese bancarie ad essi accessorie).

 

 

3. Costi per il godimento di beni di terzi e per il personale

Le voci in esame sono:
B8) Costi per godimento di beni di terzi
Sono iscritti in questa voce i corrispettivi, al netto delle rettifiche come sopra precisate, per il godimento di beni di terzi materiali ed immateriali, quali, ad esempio: canoni per affitto di azienda; canoni per la locazione di beni immobili ed oneri accessori (spese condominiali, quota a carico del locatario dell’imposta di registro, ecc.); canoni e royalties periodici per l’utilizzo di brevetti, marchi, know-how, software, concessioni, ecc.; canoni per la locazione finanziaria di immobili, impianti, macchinari, autoveicoli, ecc.. Rientrano in questa voce anche i canoni periodici corrisposti a terzi per l’usufrutto di beni mobili ed immobili, l’enfiteusi e la concessione del diritto di superficie su immobili.
B9) Costi per il personale
In questa voce sono iscritti tutti i costi sostenuti nel corso dell’esercizio per il personale dipendente, ivi incluso il lavoro interinale, secondo le specifiche competenze per salari e salari e stipendi, oneri sociali ed altro.
I corrispettivi per prestazioni di lavoro autonomo in base a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa senza vincolo di subordinazione sono iscritti alla voce B7.
Non si iscrivono, in questa voce, quei costi sostenuti a beneficio del personale dipendente i quali, in base alla loro natura, sono classificabili nelle precedenti voci B6, B7 e B8.

4. Ammortamenti e Variazioni delle rimanenze

Vanno riclassificati in questa sezione le seguenti voci:
B10) Ammortamenti e svalutazioni
In questa voce sono rilevati tutti gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali ed immateriali e le svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide. Deve trattarsi di svalutazioni di natura ordinaria, perché quelle straordinarie sono rilevate alla voce E21. Le svalutazioni (ordinarie) delle immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni, titoli a reddito fisso e crediti finanziari) e le svalutazioni dei titoli a reddito fisso iscritti nell’attivo circolante, sono rilevate invece alla voce D19.
B11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
In questa voce sono iscritte le differenze fra rimanenze iniziali e rimanenze finali relative ai beni da magazzino indicati alla voce B6. Le differenze in più (rimanenze finali maggiori di quelle iniziali) assumono segno negativo mentre le differenze in meno assumono segno positivo. La somma algebrica degli importi iscritti nelle voci B6 e B11 determina i “consumi” di materie, semilavorati, merci e materiali impiegati nella produzione realizzata nell’esercizio. Come per le voci A2 e A3, l’importo di questa voce tiene conto anche delle eventuali svalutazioni delle rimanenze rispetto al costo di acquisto e dei successivi ripristini di valore nei limiti del costo.

5. Accantonamenti ed altri oneri di gestione

In ultimo abbiamo le seguenti voci:
B12) Accantonamenti per rischi
Gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri sono iscritti fra le voci dell’attività gestionale a cui si riferisce l’operazione (caratteristica, accessoria, finanziaria o straordinaria), dovendo prevalere il criterio della classificazione “per natura” dei costi.
La voce B12 accoglie gli accantonamenti di competenza dell’esercizio ai fondi rischi diversi da quelli effettuati nelle altre voci della classe B. Sono esclusi dalla voce B12 gli accantonamenti ai fondi per imposte (a fronte di contenziosi) se riguardano imposte e tasse relative a precedenti esercizi.
B13) Altri accantonamenti
La voce B13 accoglie gli accantonamenti ai fondi per oneri diversi da quelli effettuati nelle altre voci della classe B e diversi dai fondi per imposte, dai fondi di quiescenza ed assimilati e dal TFR. Gli accantonamenti da iscrivere in questa voce sono diversi dagli accertamenti, già menzionati, iscrivibili alle voci precedenti della classe B del conto economico.
B14) Oneri diversi di gestione
Questa voce di tipo residuale comprende tutti i costi dell’attività caratteristica non iscrivibili nelle altre voci della classe B) ed i costi dell’attività accessoria (diverse da quella finanziaria), che non abbiano natura di costi straordinari.

Angelo Montalbano
Dottore Commercialista

 

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