Over 10 years we help companies reach their financial and branding goals. Maxbizz is a values-driven consulting agency dedicated.

Gallery

Contact

+1-800-456-478-23

411 University St, Seattle

maxbizz@mail.com

SALDO IMU 2020: LE REGOLE DI BASE E LE NOVITÀ PER IL VERSAMENTO

1. Quali sono le aliquote di riferimento per il saldo IMU?

Il 16 dicembre 2020 scade il termine per il versamento del saldo dell’Imu-Tasi; l’adempimento non riguarda la prima casa, salvo che si tratti di immobili di pregio rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Vediamo le novità del saldo 2020.

In un primo momento, se i Comuni non comunicavano al Dipartimento delle finanze entro il 31 ottobre le nuove aliquote Imu, i contribuenti potevano fare riferimento a quelle dell’anno passato.

Tuttavia, la legge 159/2020 (articolo 1, commi 4 quinquies e seguenti), di conversione del Dl 125/2020 ha prorogato i termini per l’invio telematico delle delibere al 31 dicembre 2020 e al 31 gennaio 2021 per la pubblicazione delle stesse nel sito.

Sono pochissimi i Comuni “ritardatari”, in quanto la maggior parte ha regolarmente inviato le delibere con le aliquote 2020 nei termini e ad oggi sono pubblicate.

2. La faq del Dipartimento delle Finanze

Il dipartimento delle Finanze in risposta alle preoccupazioni dei Caf e dei contribuenti ha precisato: “Si ritiene che non si deve necessariamente riprogrammare tutta l’attività di emissione dei modelli di versamento già predisposti nel rispetto delle date di cui al citato art. 107, poiché le nuove disposizioni, al momento in cui gli stessi sono stati predisposti, non erano ancora in vigore. Diversamente, ci sarebbe un grave e inutile dispendio di risorse nel caso in cui si pretendesse la rielaborazione dei modelli in questione. E neppure si può ragionevolmente pretendere che i contribuenti siano costretti, in questo brevissimo lasso di tempo, a doversi nuovamente recare non solo dagli intermediari ma anche in banco o posta”.

3. Come deve comportarsi il contribuente? Vediamolo insieme in base alla situazione in cui si trova

Innanzitutto è opportuno che il contribuente controlli che l’aliquota non abbia subito variazioni:

1) consultando il sito del ministero e leggendo la delibera comunale;

2) avvalendosi del calcolatore Imu del Sole 24 Ore. Di seguito i passaggi: a) cliccare su Calcolo IMU + TASI; nella schermata che si apre digitare il nome del Comune; b) a questo punto si apre un menù a tendina; alla voce “Tipologia immobile” bisogna flaggare, per una seconda casa, su “Altri immobili”; c) inserire la rendita catastale; d) inserire l’aliquota del proprio Comune; in genere, nel calcolatore del Sole 24 Ore è presente l’aliquota aggiornata, ma se si vuole verificare la situazione è necessario cliccare sulla scritta “Vuoi consultare le informazioni relative al tuo Comune?” e prendere visione della delibera Imu-Tasi 2019, per vedere qual è l’aliquota; e) inserire infine la quota di possesso, i mesi di possesso e gli altri dati richiesti. A questo punto si ottiene l’imposta dalla base o valore imponibile calcolata in automatico.

Vediamo le singole casistiche.

A) Saldo pagato a giugno:

  • è necessario verificare che l’aliquota pagata sia sempre la medesima, a dicembre 2020. Questo perché i Comuni, spesso, cambiano l’aliquota e hanno tempo sino al 31 ottobre per farlo (la pubblicazione dell’aliquota ufficiale 2020 è avvenuta sul sito del Dipartimento delle Finanze il 19 novembre 2020). Dopodiché abbiamo due strade:
  • a) se l’aliquota è rimasta invariata (ed è cosi nel 99% dei casi) fino a giugno del 2021 non vi sono problemi in termini di versamento;
  • b) se l‘aliquota invece non è la medesima è necessario calcolare e pagare la differenza. È infatti improbabile che il comune abbia abbassato l’aliquota e ci si trovi titolari di un diritto di credito nei confronti del comune.

B) Acconto corrisposto a giugno e saldo da versare

Per controllare l’eventuale variazione dell’aliquota i passaggi sono quelli suddetti. Nella stragrande maggioranza dei casi l’importo da versare sarà quello corrisposto a giugno. Pertanto sarà sufficiente compilare un nuovo F24, barrando sul modulo la voce “saldo” anziché “acconto”.

C) Casa acquistata nell’anno in corso

È necessario rifarsi al calcolatore IMU specificando i mesi di possesso e se in quel mese la casa è stata posseduta per almeno 15 giorni (articolo 9 Dlgs 23/11).

  • Se la casa è stata comprata prima del 16 giugno, ed è stato versato un acconto, il 16 dicembre si pagherà per tutto questo secondo semestre.
  • Se la casa è stata acquistata dopo il 15 giugno, si pagherà solo il secondo semestre, a saldo.

4. Come e dove si paga l’Imu?

L’F24 si può compilare online sul sito della propria banca o si può pagare in versione cartacea in posta o in banca. In alternativa il versamento può essere effettuato con bollettino postale allo sportello o sul sito di Poste italiane.

Avv. Marialetizia Polizzi

VUOI MAGGIORI INFORMAZIONI?
CLICCA SUL BOTTONE E RICHIEDI LA TUA CONSULENZA CON UN ESPERTO MYACCOUNTING.IT!