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TASSAZIONI SULLE AUTO AZIENDALI: UNA NOVITÀ IN FAVORE DEL LAVORATORE E…DELL’AMBIENTE!

1. Introduzione

Un’interessante novità stabilita dalla Legge di Bilancio 2020 ha interessato le tasse applicabili alle auto aziendali.
Sono stati previsti, infatti, cambiamenti in relazione ai criteri di calcolo del fringe benefit (o beneficio accessorio) sulle auto aziendali in uso promiscuo, concesse ad amministratori e dipendenti di società o aziende (dunque, mezzi conferiti in uso non esclusivamente lavorativo ma anche di tipo personale). Un calcolo che, per tutti i contratti stipulati a partire dal 1° luglio 2020, deve essere effettuato considerando i livelli di emissione di anidride carbonica emessi dall’auto, così come stabiliti dalle tabelle redatte dall’Aci
Con tale manovra, i governanti hanno voluto dare un forte incentivo all’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, favorendo l’utilizzo di vetture meno inquinanti (quindi, auto elettriche o ibride) a discapito di quelle con maggiori emissioni di CO2.

2. Le percentuali del benefit

Se per un verso la legge di Bilancio ha apportato un’importante modifica con riguardo alla tassazione sulle vetture aziendali – tassazione non più pari al 30% bensì al 25%, ma solo per i veicoli green -, per altro verso non ha posto alcun cambiamento in merito alle modalità di calcolo del fringe benefit, per il quale bisognerà sempre tener conto della percorrenza convenzionale annua pari a 15.000 km.
Si comprenda dunque, come ad essere premiati siano stati i mezzi ibridi ed elettrici, con conseguente penalizzazione delle auto più inquinanti. Addirittura, si stima che nel 2021 possa esserci un importante aumento di tassazione, anche fino al 60%, per tutte quelle auto aziendali promiscue che presentino emissioni di CO2 superiori a 190 g/Km.

 

2.1 Come funziona, dunque, nella pratica?
Come anticipato, il cambiamento riguarda i mezzi aziendali concessi in uso promiscuo ai dipendenti, ossia quei mezzi utilizzabili anche per scopi personali. Queste vetture costituiscono una forma di remunerazione “in natura” complementare alla retribuzione principale in denaro, e sono pertanto soggette alla tassazione prevista per il fringe benefit – che è appunto una retribuzione aggiuntiva in beni o servizi.
Al lavoratore, prima dell’apportata modifica, veniva attribuito come reddito in natura il 30% moltiplicato per il costo chilometrico Aci, mentre l’azienda poteva dedurre il restante 70% di uso lavorativo presunto. A partire dal 1° luglio tale meccanismo è rimasto invariato ma, mentre la percentuale del 30% trova applicazione per le sole auto aziendali stanti nella fascia di emissione CO2 tra i 61 e i 160 g/km, per le auto con emissioni rientranti nei limiti di 60 g/km, la quota tassabile al lavoratore è scesa al 25%.

 

2.2 Le differenti percentuali in base ai valori di emissione di CO2
Dunque, fermo restando la percorrenza convenzionale di 15.000 km calcolata sulla base del costo chilometrico delle tabelle Aci, sono previste le seguenti nuove percentuali:
25% per i veicoli con valori di emissione di CO2 fino a 60 g/km,
30% per i veicoli con valori di emissione di CO2 da 61 g/km a 160 g/km,
40% (50% dal 2021) per i veicoli con valori di emissione di CO2 da 161 g/km a 190 g/km,
50% (60% dal 2021) per i veicoli con valori di emissione di CO2 superiore a 190 g/km.

 

3. A chi è rivolta la nuova modalità di tassazione?

Purtroppo, non tutti i veicoli aziendali possono godere delle novità sulla tassazione, ma solo:
• le auto immatricolate dopo il 1° gennaio 2020,
• le auto aziendali concesse al dipendente con contratto stipulato decorrente dal 1° luglio 2020.

Nonostante questi chiarimenti, non è stato ancora bene definito da parte dell’Agenzia delle Entrate se la data di applicazione del nuovo tariffario debba riferirsi:
– all’avvenuto ordine del veicolo,
– alla sua consegna al dipendente o
– alla firma del contratto.

A oggi, l’unica cosa chiara è che, per tutte le auto aziendali concesse ai dipendenti fino al 30 giugno 2020, varranno le regole precedenti alla modifica apposta dalla legge di Bilancio: fringe benefit del 30%, a prescindere dal livello di emissioni di CO2 del veicolo.

Dott.ssa Adriana Valentino

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